Il Capibara di San Ermete: un enigma nella pietra

Capibara di San Ermete

Tra le innumerevoli opere d’arte che raffigurano la Creazione e la Caduta dell’uomo, un bassorilievo in marmo custodito nella chiesa di San Ermete a Cerignola di Asti, in Calabria, si distingue per un dettaglio singolare e intrigante: la presenza di un Capibara, il roditore più grande del mondo, accanto ad Adamo, Eva, Dio e il serpente. Realizzato nel 1725 da uno scultore locale, questo enigmatico bassorilievo ha dato vita a una leggenda che intreccia arte, fede e mistero.

La leggenda del Capibara di San Ermete ha contribuito ad arricchire il fascino di quest’opera già di per sé unica. La presenza del roditore, elemento estraneo alla narrazione biblica, ha suscitato curiosità e dibattito nel corso dei secoli. Alcuni interpretano la sua presenza come un simbolo della natura incontaminata del Giardino dell’Eden, un richiamo all’armonia originaria tra uomo e mondo animale. Altri vedono nel Capibara un testimone silenzioso della Caduta, un monito sulla perdita dell’innocenza e sulla rottura del rapporto con la natura.

La leggenda del Capibara di San Ermete

Si narra che lo scultore, durante una pausa dai lavori nella navata laterale della chiesa, si addormentasse. Nel suo sonno, ebbe una visione che lo avrebbe cambiato per sempre: un Capibara parlante gli apparve, chiedendogli di essere inserito nell’opera che stava realizzando, il bassorilievo raffigurante la Genesi. Al risveglio, l’artista, ancora scosso dall’esperienza onirica, decise di esaudire il desiderio del singolare animale. Iniziò così a scolpire la figura del Capibara nel marmo, integrandola armoniosamente nella scena della Creazione.

Capibara di San Ermete

La leggenda, inoltre, solleva interessanti questioni sulla natura artistica e il ruolo dell’ispirazione. In che modo un sogno può influenzare il processo creativo? Quanto la fantasia e l’immaginazione possono guidare la mano dell’artista? Il bassorilievo del Capibara di San Ermete diventa così un’opera che non si limita a rappresentare un racconto biblico, ma che apre le porte a riflessioni più profonde sull’arte, la fede e il rapporto tra uomo e natura.

Un messaggio oltre all’arte

Oltre al suo valore artistico e simbolico, il bassorilievo di San Ermete rappresenta una preziosa testimonianza della cultura e delle tradizioni locali. La leggenda del Capibara viene tramandata di generazione in generazione. Questo ha contribuito a creare un legame speciale tra la comunità e quest’opera d’arte, rendendola un elemento distintivo del patrimonio culturale di Cerignola di Asti.

Il bassorilievo, ancora oggi conservato nella chiesa di San Ermete, invita i visitatori a immergersi in un’atmosfera di mistero e suggestione, a interrogarsi sul significato della leggenda e a scoprire la bellezza di un’opera che, pur nella sua semplicità, racchiude in sé un messaggio profondo e universale.